venerdì 6 settembre 2013
martedì 3 maggio 2011
venerdì 8 aprile 2011
in attesa
scusate, non mi sono dimenticato del mio blog, ma ero impegnato a farmi dipingere le unghie per la foto! ovviamente le mani sono poi state photoshoppate per renderle più famminili, ma lui voleva farsi toccare solo da me...
comunque, a breve non sarò più un pendolare. sopporto lo stress della compravendita e del trasloco pensando che, passato questo periodo di transizione, finalmente avrò ritmi di vita più ragionevoli e mi potrò dedicare a coltivare i miei interessi anziché dover sopportare i cazzi altrui in treno
lunedì 14 febbraio 2011
mercoledì 2 febbraio 2011
martedì 18 gennaio 2011
la mia vescica mi ha parlato
"Primo Chakra o Centro Coccigeo o Chakra Base
Livello della stabilità, della forma, della materia
Livello della stabilità, della forma, della materia
Posizione: base spina dorsale.
Plesso: sacrale.
Plesso: sacrale.
Ghiandole: le surrenali, che secernono adrenalina, l’ormone che si attiva quando ci sentiamo minacciati
Senso: il senso fisico di questo chakra è l’olfatto, fondamentale per la sopravvivenza. Perciò, anche l’organo deputato all’odorato, il naso, è collegato al Chakra Coccigeo.
Elemento: l’elemento, connesso al Chakra Base è la Terra; si può anche dire che simboleggi, tra le altre cose, la relazione della persona con la terra, o come si sente a stare sulla terra.
Corpo sottile: fisico.
Stati di coscienza: il Primo Chakra è associato, nella coscienza, alla quantità di energia fisica e alla volontà di vivere nella realtà fisica. Riguarda le aree della sicurezza, della sopravvivenza, l’esistenza materiale e monetaria, il sentirsi salvi e al sicuro. E’ l’istinto di sopravvivenza e il senso di essere radicati e connessi al nostro corpo fisico. Altri stati di coscienza, connessi a questo chakra, sono la capacità di sentirsi “a casa” e l’essere presente nel qui ed ora. Rappresenta anche la nostra necessità di pace planetaria e di equilibrio ambientale. Questo chakra è nostro vortice più denso, costituisce la materia. Rappresenta anche l’inizio, ciò che origina qualcosa.
Affermazione della coscienza: io esisto.
Colore: rosso.
Linguaggio dei disagi: Primo Chakra
Quando guardiamo il mondo attraverso il Chakra Coccigeo, o Primo Chakra, le nostre motivazioni
in quel momento della vita sono legate alla ricerca di sicurezza, o a soddisfare esigenze collegate sopravvivenza, oppure dirette a appagare bisogni materiali. A questo stadio la coscienza funziona a livello istintuale per ciò che concerne fame, paura, bisogno di riposo, di calore e di rifugio. Se è in equilibrio, ci sentiamo sicuri, cioè ci aspettiamo che ci accadano cose positive, e abbiamo fiducia in noi stessi. Abbiamo una presenza vigorosa e stiamo saldamente in piedi sulle nostre gambe nella vita! Emaniamo una forte energia vitale che spesso si trasmette a chi ci circonda. Quindi, ci sentiamo sicuri, radicati nel nostro ambiente e siamo a nostro agio nel nostro corpo fisico.
Quando guardiamo il mondo attraverso il Chakra Coccigeo, o Primo Chakra, le nostre motivazioni
in quel momento della vita sono legate alla ricerca di sicurezza, o a soddisfare esigenze collegate sopravvivenza, oppure dirette a appagare bisogni materiali. A questo stadio la coscienza funziona a livello istintuale per ciò che concerne fame, paura, bisogno di riposo, di calore e di rifugio. Se è in equilibrio, ci sentiamo sicuri, cioè ci aspettiamo che ci accadano cose positive, e abbiamo fiducia in noi stessi. Abbiamo una presenza vigorosa e stiamo saldamente in piedi sulle nostre gambe nella vita! Emaniamo una forte energia vitale che spesso si trasmette a chi ci circonda. Quindi, ci sentiamo sicuri, radicati nel nostro ambiente e siamo a nostro agio nel nostro corpo fisico.
La paura
Quando c’è stress al Primo Chakra, inizialmente si manifesta come insicurezza, un filtro attraverso il quale guardiamo il mondo che ci fa notare solo le cose che confermano questa realtà
distorta. È chiaro che, se la tensione aumenta, cresce anche la sensazione di disagio e avvertiremo un senso di paura. Sottoposti a una tensione ancora maggiore, la paura diventa panico che percepiremo come una vera e propria minaccia alla sopravvivenza. Dunque, in diversi gradi di intensità, il blocco al Primo Chakra è sinonimo di paura.
Nella nostra società non solo è disdicevole provarla ma, soprattutto, non bisogna esternarla mai. E se proprio non possiamo fare a meno di sentirla, dobbiamo nasconderla a ogni costo!
Impariamo dunque a mascherarla con il controllo, facendo finta che non esista: e a muro si aggiunge muro. All’inizio la mistificazione riguarda gli altri poi, a furia di negarla, diventiamo talmente abili da convincerci che non la proviamo neppure. Ecco alcuni schemi di comportamento gravi in cui può manifestarsi la paura:
La sindrome della paura della paura - la decisione originaria: quando avevo bisogno, mia madre non c’era per me; quindi: non ho il diritto di esistere - Risultato: mi rendo invisibile e mi separo dagli altri -alienazione e collera
La sindrome della paura di perdere - mi sento abbandonato - decisione presa: devo trattenere ciò che mi da sicurezza, se no mi sfugge - quindi afferro dalla vita - Risultato: continuo a sollecitare amore con la convinzione che non mi sarà dato e creo dipendenza
Quando c’è stress al Primo Chakra, inizialmente si manifesta come insicurezza, un filtro attraverso il quale guardiamo il mondo che ci fa notare solo le cose che confermano questa realtà
distorta. È chiaro che, se la tensione aumenta, cresce anche la sensazione di disagio e avvertiremo un senso di paura. Sottoposti a una tensione ancora maggiore, la paura diventa panico che percepiremo come una vera e propria minaccia alla sopravvivenza. Dunque, in diversi gradi di intensità, il blocco al Primo Chakra è sinonimo di paura.
Nella nostra società non solo è disdicevole provarla ma, soprattutto, non bisogna esternarla mai. E se proprio non possiamo fare a meno di sentirla, dobbiamo nasconderla a ogni costo!
Impariamo dunque a mascherarla con il controllo, facendo finta che non esista: e a muro si aggiunge muro. All’inizio la mistificazione riguarda gli altri poi, a furia di negarla, diventiamo talmente abili da convincerci che non la proviamo neppure. Ecco alcuni schemi di comportamento gravi in cui può manifestarsi la paura:
La sindrome della paura della paura - la decisione originaria: quando avevo bisogno, mia madre non c’era per me; quindi: non ho il diritto di esistere - Risultato: mi rendo invisibile e mi separo dagli altri -alienazione e collera
La sindrome della paura di perdere - mi sento abbandonato - decisione presa: devo trattenere ciò che mi da sicurezza, se no mi sfugge - quindi afferro dalla vita - Risultato: continuo a sollecitare amore con la convinzione che non mi sarà dato e creo dipendenza
Linguaggio dei sintomi:Primo Chakra
Quando la paura non è ascoltata e risolta a livello emozionale, ecco che il messaggio deve assumere un tono più alto, a volte allarmante: questo dipende dalla gravità del sintomo. Ecco indicati gli organi e sistemi in cui si può manifestare una tensione al Primo Chakra, anche se raramente le patologie interessano un solo chakra. Parti del corpo/sistemi: scheletrico, inteso come sistema che comprende tutte le ossa, pertanto tutte le patologie che interessano ossa e articolazioni nel loro insieme; linfatico, urinario (le patologie che interessano reni, ureteri e vescica); la pelle, solo nella sua funzione di depurazione, cioè nell’atto della sudorazione; i denti; le parti del corpo controllate dal plesso sacrale e, quindi, gambe, ginocchia e piedi; il naso in quanto organo dell’olfatto. Negli uomini la prostata."
Quando la paura non è ascoltata e risolta a livello emozionale, ecco che il messaggio deve assumere un tono più alto, a volte allarmante: questo dipende dalla gravità del sintomo. Ecco indicati gli organi e sistemi in cui si può manifestare una tensione al Primo Chakra, anche se raramente le patologie interessano un solo chakra. Parti del corpo/sistemi: scheletrico, inteso come sistema che comprende tutte le ossa, pertanto tutte le patologie che interessano ossa e articolazioni nel loro insieme; linfatico, urinario (le patologie che interessano reni, ureteri e vescica); la pelle, solo nella sua funzione di depurazione, cioè nell’atto della sudorazione; i denti; le parti del corpo controllate dal plesso sacrale e, quindi, gambe, ginocchia e piedi; il naso in quanto organo dell’olfatto. Negli uomini la prostata."
E TUTTO QUESTO PORTERA' CONSEGUENZE
lunedì 27 dicembre 2010
rain on my parade
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