justin ha dato il suo primo bacio e trovato il primo fidanzatino (uff lo odio), ovviamente carino, quindi ugly betty non poteva che concludersi... adios betty!
a volte mi chiedo come sarebbe la mia vita se fossi stato un ragazzo più coraggioso ed estroverso, se mi fossi fatto meno paranoie e avessi iniziato a frequentare l'ambiene gay ai tempi dell'università...
Finito? Ma Justin non aveva detto di essere etero?
RispondiEliminaBeh ma puoi passare a Glee... dai su non disperare. oppure puoi uscire tutte le sere!
RispondiEliminanon sono così disperato per la fine di ugly betty, in effetti era solo un pretesto per la riflessione che ho aggiunto...
RispondiEliminaBlackino capita a tutti ogni tanto di sentirsi "fuori posto", ma non vale la pena interrogarsi sul passato che, tanto, non può cambiare. Se vuoi, cambia il tuo presente, non è facile lo so (anzi è molto più difficile), ma vale la pena concentrarsi solo su quello che puoi ancora modificare. E poi, chi ti dice che se ti fossi comportato diversamente in passato ti saresti piaciuto di più, o saresti piaciuto di più agli altri? Magari saresti diventato proprio una di quelle persone con le quali non ti piace relazionarti, o non saresti diventato quella bella persona che mi pare tutti oggi ti riconoscano essere, no?
RispondiEliminaMa i dubbii??? Ti sembra giusto scatenare questa ridda di dubbii?
RispondiElimina(Dico a tutti e due.)
Giurami che non eri disperatissimissimisssimo per la fine di Betty?
RispondiEliminaGiura...
Cosa sarebbe cambiato oggi, se... che adesso non puoi iniziare a cambiare?
Essere o non essere Macsi, questo è il dilemma... ;-)
RispondiEliminaMa i dubbii??? Ti sembra giusto scatenare questa ridda di dubbii?
RispondiElimina(Dico a tutti)
Grazie per avermi citato Enrico*. I♥U.
RispondiEliminanon è tanto che adesso vorrei cambiare qualcosa o che mi senta fuori posto, ma avrei preferito esser stato un più spudorato a ventanni
RispondiEliminaMauro: giuro che non ero disperatissimo per la fine dei ugly betty! :-)
Oddio non riesco a tenermi...
RispondiEliminaSenti Blacky... ma se fossi stato spudoratissimo a ventanni, cosa avresti voluto fare ?
(oddio al domanda vale un po' per tutti mi sa... troppa curiosità... troppa troppa)
Mauro, questa si chiama deformazione professionale... però la risposta potrebbe essere molto interessante: che avresti fatto Blacky???
RispondiEliminaMa no non è deformazione professionale!
RispondiEliminaBlacky da degli spunti troppo interssanti. Io ad esempio son li che ci penso... e di cose da cambiare ce ne sarebbero...
se avessi avuto meno paura di conoscere altri gay e di frequentare associazioni o locali, probabilmente mi sarei creato un gruppo di amici già ai tempi dell'università e mi sarei accettato prima...
RispondiEliminaDai Blackino coi se e coi ma... Diamoci un termine dopo il quale non commettere più gli stessi errori. Propongo quale termine il momento stesso in cui ci si rende conto, ecco da allora in poi ripetere le stesse ca**ate ti mette a rischio emarginazione.
RispondiEliminaSbagliare, imho, è necessario per diventare uomo, per farti le ossa, aprire gli occhi, imparare (se mai ci si riesce) di chi fidarsi o meno. Ciascuno ha i suoi tempi, lo scugnizzo di strada li ha senz'altro più corti dei miei, anche adesso.
Blacky, ha ragione Macsi, e da vendere ... ascolta la saggezza di chi ha moooooooolta più esperienza sulle spalle di noi (eheheh)
RispondiEliminaBeh ma poi non è mica così netto il confine tra non sbalgiare e non tentare nemmeno...
RispondiEliminaCioè mi stai dicendo che non c'era nessuna pazza che ti portava in giro per localacci?
Mauro... evidentemente tu e Blacky non vi siete incontrati ai tempi dell'università ;-))
RispondiEliminaA pazzaaaaaa
Mauro, ahimé no, nessuna pazza che mi trascinava per localacci!
RispondiEliminapreciso che queste riflessioni non mi creano grossi scompensi, il mio percorso mi ha portato ad essere ciò che sono e sono abbastanza soddisfatto (anche se forse avrei bisogno di qualche anno di terapia ahahaahhahh)
Beh si io ero esageratamente in giro per localacci... cioè un po' tutti, ma non è mica detto che siamo della stessa generazione io e Blacky. Purtroppo mi sa che sono quel pochino più vecchio...
RispondiEliminaMauro: ma c'è sempre tempo per rimediare, una "nave scuola" nella vita fa comodo in qualsiasi momento, aaaahhhhh se fa comodo (eheheh).
RispondiEliminap.s. si fa per giocare eh... è venerdì, ormai ho lo scazzo da week-end incorporato =)
Maestra Blackyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!
RispondiEliminabimboBarone mi ha detto che sono una nave scuola... oppure una chiattona....
Maestraaaaaaa
dubito fortemente che Mauro sia un chiattona.....
RispondiEliminaGrazie! cmq nemmeno nave scuola, però quello che portava in giro per localacci si, anzi ci lavoravo: il peggio.
RispondiEliminaMa buona festa dei lavoratori!
RispondiEliminaAnche a quelli che lavoravano nei localacci.
No, no, ma quale chiattona, Mauro non mi sarei mai permesso. Era solo un gioco, un divertito elogio a chi può darsi che abbia delle cose da insegnare agli altri, che possono sempre rivelarsi assai preziose, tutto qui :)
RispondiEliminaE poi ci piacciono i localacci, ed anche quelli che ci lavoravano!
Lunedì...
RispondiEliminaTutti vivi. Meno male.
Macsi, ma che c'è? Mi sembra che tu abbia un umore nerissimo oggi. Qualcosa non va? Lo sai che io mi preoccupo poi...
RispondiEliminaa proposito di frequnetare ambienti GIUSTI. Sei andato a vedere Dorothy, Blacky ?
RispondiEliminaun MUSICAL???????
RispondiEliminaNo Barone non sono nerissimo. Non più del solito almeno. Passerà.
no beh non hai una bella giornata... ma no quella li con le scarpette rosse che è passata da Torino... beh se non è Dorothy è la strega dell'Est, allora!
RispondiEliminaAh, ecco perchè è scomparso anche lui! L'avranno inglobato nella Sindone.
RispondiEliminanon ho visto dorothy, ho fatto una gita enogastronomica nel weekend :-)
RispondiEliminaBlacky, meglio, anch'io tendo ad andare nella direzione diametralmente opposta a quella indicata dal pastore tedesco ;-)
RispondiEliminaPiuttosto Blackino, dicci la verità... più eno ... o più gastronomica???
io dei tempi dell'università ricordo serate interminabili trascorse a passare e ripassare davanti all'unico locale gay che esisteva ai miei tempi. 3 anni passati così, e mai entrato. Mai avuto il coraggio. Con mio fratello maggiore che mi costringeva ad accompagnarlo dalla ragazza ogni sabato sera e poi con ogni scusa mi lasciava solo con la macchina, sperando che finissi per prendere il coraggio a 4 mani e mi decidessi.
RispondiEliminaE invece le notti immancabilmente si concludevano sdraiato sul muretto dei lungarni a fumare l'ultima sigaretta prima di rientrare.
Strano a dirsi, ma quelle notti sono oggi tra i miei ricordi più belli, difficile dire il perché. Quegli interminabili momenti in macchina ad ascoltare la musica e fantasticare. C'era la speranza che domani sarebbe accaduto qualcosa di meglio, l'incontro giusto. La persona giusta. E poi la paura... e se mi vedono? E l'attesa per l'estate, che avrebbe portato tutte le avventure sognate e che invece trascorreva immutabile. Ma non ho ricordo di sensi di delusione, e nemmeno oggi c'è rimpianto; era la gioventù: c'era sempre domani, ed avrebbe portato tutto quello che desideravo. E poi è successo, proprio come lo volevo, in una situazione normale, ordinaria, e sono stato contento di esserci arrivato così.
grazie anonimo :-)
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