una perla di saggezza, forse.
nel libro che ho finito di leggere da poco, il narratore/protagonista, dopo aver perso la verginità con un ragazzo, scrive:
"A intervalli regolari, un dolore improvviso scateneva in me una fitta di disagio e vergogna. Chi ha detto che anima e corpo si incontrano nella ghiandola pianeale è un cretino. E' il buco del culo, stupido."
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Io ho sempre pensato che si incontrassero nella lingua. Forse perchè mangio senza ritegno. Oppure perchè mi piacciono i baci.
RispondiEliminacmq è un'altra zona legata sia la piacere che al "peccato"
RispondiEliminaPeccato? Anche tu seguace di sant'Agostino?
RispondiEliminann sono seguace di sant'Agostino... ho usato il termine peccato (e tra virgolette) per intendere un'insieme di sentimenti che si provano quando si pensa di aver fatto qualcosa di sbagliato (tipo il disagio e la vergogna citati nel brano)
RispondiEliminameglio usare la dicotonomia piacere/dispiacere? o la freudiana eros/thantos?
Buongiorno Gioventù, sono tornato da Londra. Un luogo dove non sono mai stato. E dove vorrei tornare al più presto. Se mai potesse interessare potrei fare un racconto dettagliato dell'evento.
RispondiEliminaMACSI sei out of topic :-P
RispondiEliminacmq bentornato!
io non sono mai stato a londra, ma vorrei tanto andarci, quindi voglio il racconto dettagliato dell'evento!
Bentornato macsi. Piaciuto il Gherkin? Londra è la città più bella del mondo. Sei mesi all'anno (gli altri sei è meglio tagliarsi le vene).
RispondiElimina:p non è vero, non sono out of topic, ho fatto una citazione di David Leavitt, proprio per non essere da meno di due pozzi di cultura come voi due!
RispondiEliminaNon so gli altri sei mesi ma se questi fanno parte del periodo sì vorrei davvero starci per sempre.
E' successa una cosa strana sarà stata la curvatura del cielo, sarà stata la luce, non so cosa sarà stato (certo non le lentillas) il colore degli occhi mi è cambiato. Erano di uno strano color azzurro violaceo, un mio amico ha detto che sembravano quelli di Liz Taylor, naturalmente ho aggiunto: ora che è sulla sedia a rotelle.